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Beni culturali Cicagna
Localizzazione: Cicagna (GE)
Committente: Comune di Cicagna (GE)
Lavoro: Restauro e Risanamento Conservativo
edificio Villa Cavagnari, Ponte della Vittoria
e Ponte dei Fieschi
Data: 2009 (proge), 2010-2012 (realizzazione)
Importo di lavori: 287.569€
Progetto: RTP Arch. G. Montaldo e Arch. A. Costanzo
Coordinamento per la sicurezza: Arch. A. Costanzo
Collaboratori: Arch. E. Pera – Arch. S. Giuliano
Impresa: GR Restauro Conservativo s.r.l.
Categoria opera (tavola z-1): E-22
<<< Foto dopo i lavori
Descrizione
Il progetto ha interessato il restauro del Ponte dei Fieschi, Ponte della Vittoria e del Palazzo Cavagnari (già sede della Comunità Montana della Val Fontanabuona), ubicati nel centro storico del Comune di Cicagna e sottoposti a vincolo storico-artistico. Gli stessi ricadono all'interno del "Progetto del Colore", strumento urbanistico che si pone come obiettivo la valorizzazione cromatica, la riqualificazione edilizia ed ambientale di edifici e manufatti prospicienti gli spazi pubblici, in quanto rappresentanti un valore per la collettività.
Ponte dei Fieschi
Il Ponte dei Fieschi risalente agli inizi del XII secolo, appartiene alla tipologia, molto diffusa nell’entroterra della Liguria, dei ponti a campata unica con percorso prima ascendente e poi discendente di circa 24 metri di lunghezza, realizzato in conci di pietra locale lavorati grossolanamente e privi di strato di finitura. Nel Novecento i parapetti presenti su entrambi i lati, costituiti dallo stesso tipo di pietre impiegate per la costruzione della struttura, furono sostituiti da una serie di pilastrini in cemento armato chiusi da una ringhiera metallica modulare incongrua. In fase di restauro, oltre al consolidamento delle murature lesionate, il progetto ha previsto il ripristino del parapetto originario e di un’edicola votiva (analoga a quella presente nelle immagini storiche) a pianta semicircolare con tetto a doppia falda, manto in ardesia e nicchia fiancheggiata sui due lati da piccoli capitelli di ordine tuscanico e la realizzazione di un impianto per l'illuminazione artistica.
Palazzo Cavagnari
L'edificio risalente alla seconda metà dell’Ottocento, ubicato in prossimità della strada provinciale della Val Fontanabuona, è costituito da tre piani fuori terra in muratura di pietra, tetto a padiglione con manto di copertura in abbadini di ardesia; il progetto prevede il sostanziale risanamento dei due fronti fortemente degradati prospicienti lo spazio pubblico e la realizzazione di un impianto per l'illuminazione artistica. La facciata principale è suddivisa in due settori, il minore dei quali è arretrato di circa un metro rispetto all’altro, suddivisi, come di consueto per gli edifici rappresentativi, nelle quattro fasce fondamentali: zoccolo, basamento, fondo e cornicione. Lo zoccolo è realizzato, come è tipico di questa valle, con lastre di ardesia ancorate al muro con le apposite e caratteristiche grappe metalliche. Al disopra dello zoccolo, la lavorazione dello strato di finitura imita un bugnato a rilievo, con corsi orizzontali dell’altezza di circa 40 cm. La separazione tra il basamento e il fondo è costituita da un marcapiano realizzato da una serie di modanature che corrono da un lato all’altro senza interruzione. Gli angoli dell’edificio sono segnati dalla presenza delle anteridi, le quali, a differenza del consueto, hanno tutte la stessa larghezza. Il cornicione, è formato da una serie di modanature, cui si aggiunge tuttavia anche un fregio a dentelli di tipo ionico.
Ponte della Vittoria
A meno di cento metri dal Ponte dei Fieschi, il torrente Lavagna è scavalcato da un altro manufatto costruito nel 1937 e dedicato ai caduti nella Grande Guerra. Il ponte a campata unica è impostato su di un arco policentrico che collega i due argini sviluppandosi per una lunghezza di 30 metri. La struttura portante è realizzata in muratura di mattoni pieni posti di coltello. Sulle due reni dell’arco, il riempimento è realizzato con materiale lapideo, mentre il piano stradale è costituito da una serie di traverse in cemento armato che reggono il piano di calpestio rettilineo. Sia l’arco portante che le pile del ponte sono trattati a finto bugnato. Il progetto ha previsto un sostanziale risanamento della struttura dell’impalcato (con particolare attenzione per il calcestruzzo armato dei cielini e delle mensole), il consolidamento e la sostituzione di gran parte dello strato di supporto, la ricostituzione delle bozze e il ripristino dell’ intonachino di cocciopesto applicato con spatola e finito con frattazzo di legno.
<<< Foto prima dei lavori
<<< Tavole dei progetti